FESTA NAZIONALE DELLA REPUBBLICA. Discorso della Prefetta Anna Maria Manzone

Saluto le Autorità civili, militari e religiose, tutti i cittadini e tutte le rappresentanze della comunità di questa provincia. Desidero ringraziarvi sentitamente per essere oggi qui, in questa piazza, cuore della città di Grosseto, a celebrare insieme il 68°Anniversario della fondazione della Repubblica Italiana, la più importante Festa nazionale degli italiani. Un particolare ringraziamento intendo rivolgere a quanti si sono impegnati in prima persona e hanno contribuito all’organizzazione di questa importante manifestazione. È il mio primo 2 giugno e sono lieta di essere qui, insieme a tutti Voi,per celebrare la Festa della Repubblica, la festa di un’intera Nazione che si ritrova unita nel riconoscere i valori e i principi della nostra Costituzione, i valori della libertà e della democrazia, della pace e della sicurezza, dell’eguaglianza e della solidarietà, che costituiscono il patrimonio comune  dell’Europa e di tutte le società democratiche. È una cerimonia sobria, perché la sobrietà è un valore positivo che deve permeare, ogni giorno, il lavoro e l’azione di chi è al servizio  della cosa pubblica. Non è questo il primo anno in cui in questa piazza, e nelle altre piazze d’Italia, dove si celebra la ricorrenza della Festa della Repubblica il pensiero va al difficile momento che sta attraversando il nostro Paese, alla crisi grave e diffusa che colpisce le fasce più deboli della popolazione e che ha generato purtroppo anche nuove povertà. Gli effetti di questa crisi si palesano nella condizione di chi ha perso il lavoro, nel sentimento di precarietà di chi teme di perderlo, nell’angoscia delle giovani generazioni a cui è necessario garantire la dignità e la possibilità di realizzare il proprio progetto di vita e il proprio futuro di cittadini. Continua a leggere

Testo integrale del discorso tenuto da Carlo Smuraglia il 2 giugno a Milano‏

2 giugno – Festa della Repubblica e della Costituzione
Prima di tutto, un saluto ai milanesi, con i quali – in questi giorni – ci siamo visti
piuttosto spesso e sempre in allegria.
Ma subìto dopo voglio inviare un caldissimo saluto ai tanti – dell’ANPI e della
CGIL, soprattutto – che sono venuti da altre Regioni, spesso lontane, per
partecipare a questa festa e per riflettere con noi sulle prospettive. Continua a leggere