Il Comitato Provinciale “Norma Parenti” dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, attraverso la sua storica autonomia garantita dalla regola aurea dell’essere “Istituzione tra le Istituzioni”, invita le elettrici e gli elettori della Provincia di Grosseto ad un voto a difesa della Costituzione e a sostegno dell’antifascismo.
In questa drammatica fase della vita del nostro Paese, l’ANPI rivolge inoltre alle cittadine e ai cittadini un accorato appello affinché si rechino alle urne. Senza voto non c’è nessuna soluzione ai problemi delle famiglie, nessuna democrazia rappresentativa, nessuna partecipazione. Non votare vuol dire rinunciare a un diritto costruito in passato con storiche lotte, e costituito nel dopoguerra con le elezioni del 1946 e con la Carta Costituzionale. Occorre rilanciare lo spirito costituzionale come comune sentire, come cemento che ci fa popolo italiano, popolo europeo, popolo del mondo, come possibilità di dare una risposta seria al dramma sociale in corso. La Costituzione, che incarnava i valori di democrazia, libertà, uguaglianza, lavoro, solidarietà, pace per cui si era battuto l’antifascismo e il movimento della Resistenza, è stata la base per la ricostruzione dell’Italia dopo il fascismo e la guerra. Oggi, nella drammatica situazione del Paese, bisogna riscoprire quei valori e attuarli pienamente per uscire dall’emergenza, rasserenare il presente, disegnare il futuro. Per questo occorre attuare la Costituzione e riaffermare gli ideali dell’antifascismo.
Grazie alla natura parlamentare della Repubblica e alla divisione dei poteri, si è garantito per più di mezzo secolo benessere, progresso, libertà, unità del Paese. Da tempo però l’Italia attraversa una crisi democratica dovuta alla scarsa rappresentatività del Parlamento ed al suo ruolo marginale, alla messa all’angolo della partecipazione popolare. Occorrono grandi cambiamenti per una vera democrazia costituzionale: un sistema dei partiti più democratico, una legge elettorale che rappresenti il Paese reale, una ritrovata centralità del Parlamento. E’ altresì evidente che le proposte di presidenzialismo e di autonomia differenziata scardinerebbero alla radice i già fragili equilibri, mandando in panne la macchina democratica attraverso un aumento oltremisura delle differenze fra nord e sud dell’Italia, finendo per colpire sanità e scuola pubblica.
Dal dopoguerra ad oggi, dopo la tragica esperienza del ventennio, la natura profondamente antifascista della Repubblica e della Costituzione ha salvaguardato il Paese da qualsiasi tentazione autoritaria o illiberale. Va contrastato qualsiasi tentativo più o meno dichiarato, di rifarsi alle idee, o ai simboli, o all’esperienza storica del fascismo. Occorrono pertanto risposte strutturali per fermare il generale impoverimento degli italiani contrastando la dilagante diseguaglianza; una vera politica economica per il rilancio sostenibile delle attività produttive, provvedimenti urgenti per difendere il lavoro, salvaguardare i pensionati, rendere i giovani protagonisti di questo tempo. L’Italia è colpita al cuore dal rapidissimo aumento del costo della vita. Abolire il sostegno pubblico ai disoccupati, imporre una tassa uguale per tutti, criminalizzare i migranti, contrastare le conquiste sociali, attaccare i diritti delle donne, incrementare le disparità di genere ed opporsi all’estensione dei diritti civili aumenterebbe le diseguaglianze senza dare risposte alle famiglie in difficoltà anche per la drammatica situazione internazionale determinata dall’invasione russa dell’Ucraina. La promozione dei negoziati per un immediato cessate il fuoco è il ruolo storico in cui l’Unione Europea è attesa.
Il riscaldamento globale, confermato dalla recente siccità e delle ricorrenti emergenze come la tragica alluvione nelle Marche, segnala l’esigenza di interventi urgenti a tutela dell’ambiente e della sicurezza.
Un altro dato che, mai come oggi, rende evidente la necessità di azioni come il PNRR per un’Unione Europea democratica, partecipata, pacifica. Non è auspicabile allontanarsi da questa strada maestra, rompendo con la tradizione europeista figlia del Manifesto di Ventotene. L’Italia può rinascere, e potrà farlo poggiando sulle fondamenta costituzionali del lavoro, della libertà, della giustizia sociale, della pace. E dipende da tutti noi.
Comitato Provinciale ANPI “NORMA PARENTI”
Mese: settembre 2022
Inaccettabile per la comunità maremmana l’ennesima edizione della “festa nazionale” di CasaPoundCalì, presidente ANPI: “Attendiamo in Maremma chi bolla come antistorica l’esistenza dei fascisti”
L’ANPI, nel corso dell’ultimo anno, ha avuto modo di condividere con la cittadinanza molteplici occasioni di alto profilo culturale, non ultima la celebrazione del Congresso Provinciale di Grosseto dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia organizzata lo scorso 5 marzo presso il Centro Civico Comunale di Ribolla, luogo dal grande valore simbolico per tutta la comunità maremmana in cui è ancora presente il ricordo della tragedia dei minatori narrata con trasporto anche dal grande Luciano Bianciardi.
Questa volta, tuttavia, l’attenzione di tutti gli aderenti alla “Grande alleanza democratica e antifascista per la persona, il lavoro e la socialità” è costretta a vertere sull’ennesima offesa che l’organizzazione politica “CasaPound” recherà al territorio con la propria “festa nazionale” che avrà svolgimento in questi giorni.
Alla reiterata presenza di formazioni dichiaratamente fasciste in Maremma, il Comitato Provinciale “Norma Parenti” dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia ha l’obbligo morale di ribadire, con fermezza, il proprio NO all’utilizzo strumentale ed elettorale del nostro capoluogo attraverso il programma revanscista “Tornare Potenza” che campeggia in bella vista su tutto il materiale propagandistico.
Anche quest’anno la manifestazione antifascista, promossa in collaborazione con tutte le Sezioni ANPI della provincia di Grosseto, nasce dunque con l’intento di essere aperta alla partecipazione della cittadinanza, dei rappresentanti istituzionali e delle organizzazioni sociali, sindacali e politiche che riconoscono la centralità della difesa laica dei principi democratici della Costituzione nata dalla Resistenza e dalla lotta partigiana. A tal fine, attraverso una deliberazione del Comitato Direttivo Provinciale dell’ANPI assunta all’unanimità in stretto raccordo con l’ordine del giorno congressuale dello scorso marzo, è stata valutata di grande importanza la partecipazione di tutte le sigle firmatarie dell’appello del tavolo “Uniamoci per salvare l’Italia” consegnato congiuntamente alla Prefettura di Grosseto ad inizio anno, con il quale si ribadiva la necessità di un rapido scioglimento delle organizzazioni neofasciste, come peraltro disposto dalla legge Scelba chiamata ad attuare la XII disposizione finale della Costituzione della Repubblica Italiana.
«Come comunità di antifasciste ed antifascisti – chiosa Luciano G. Calì, presidente del Comitato Provinciale dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia – chiediamo pertanto un atto di consapevolezza e concretezza per contrastare fermamente il costante revisionismo a cui da troppo tempo stiamo assistendo. In assenza di una presa di posizione netta contro le derive di chiaro stampo fascista, antisemita, nazionalista e xenofobo, potrebbe essere a rischio l’impianto liberale repubblicano e persino la stessa tenuta democratica del Paese».
L’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia dà quindi appuntamento a Porta Vecchia, presso la lapide ai partigiani caduti per la liberazione della Città di Grosseto, per la manifestazione promossa dal Comitato Provinciale “Norma Parenti” con l’intento di consentire alle cittadine ed ai cittadini di un territorio funestato dai lutti e dalla barbarie, la propria salda contrarietà alla presenza di organizzazioni neofasciste in Maremma.
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Comitato Provinciale ANPI Grosseto “Norma Parenti”