Congratulazioni ad Elena Servi, commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica

Il Comitato Provinciale “Norma Parenti” dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia esprime la propria gratitudine al Capo dello Stato per la decisione di conferire ad Elena Servi, presidente dell’Associazione “La Piccola Gerusalemme”, l’onorificenza di commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Elena Servi, da decenni custode della memoria della comunità ebraica di Pitigliano, borgo che nel corso dei secoli ha accolto i figli della diaspora per via della protezione imperiale che lo rese indipendente dalla limitrofa autorità pontificia, dall’alto dei suoi novanta anni continua a tenere unita la comunità della Città del Tufo nonché la memoria ad essa legata.
Elena Servi era una bambina di appena otto anni quando nel 1938 furono emanate le leggi razziali. Quei provvedimenti, scellerati e indelebili, ebbero come immediata e diretta conseguenza la sua espulsione dalla scuola elementare e l’inizio di quotidiane discriminazioni per la sua famiglia fino all’occupazione nazifascista che, tra rastrellamenti e deportazioni, la costringerà ad una dura fuga che avrà termine solo con la Liberazione.
Quelle esperienze, che hanno modificato per sempre il corso della sua vita, alla conclusione del secondo conflitto mondiale e ripresi gli studi l’hanno poi condotta a scegliere di divenire maestra, arrivando ad insegnare persino in quella stessa scuola da cui venne prepotentemente allontanata ancora bambina.
Un legame mai dissolto quello con la sua Maremma e l’insegnamento che ancora oggi la porta nelle scuole per raccontare ciò che è accaduto e, al contempo, per mettere in guardia le giovani generazioni sui rischi di quel che potrebbe accadere di nuovo.
Le nostre congratulazioni ad Elena Servi, fulgida luce che rischiara i momenti bui della nostra storia, custode a Pitigliano della Sinagoga, del Museo e, prima ancora, della Memoria.

COMITATO PROVINCIALE ANPI GROSSETO “NORMA PARENTI”

Lettera aperta di Flavio Agresti, presidente ANPI Provinciale, all’amministrazione comunale di Manciano

Caro Sindaco,

mi rivolgo a lei come Capo dell’amministrazione che nei giorni scorsi mi ha indirizzato la reprimenda alla quale rispondo con la presente nota.
Volentieri apprendo che il comune di Manciano ha ricordato la scomparsa della Signora Licia Bianchini Lucchini con un proprio documento e che ha partecipato al funerale in maniera ufficiale con l’assessora Bruni munita di fascia tricolore. Perciò non ho detto il vero e me ne rammarico. Chi sbaglia deve avere l’umiltà e la forza di riconoscere l’errore e di scusarsi, anche se l’ha fatto non in mala fede ma per difetto di informazione. Chi mi conosce sa che per me la serietà e la correttezza sono una religione.
Mi trovo in fallo per via di alcuni elementi. La sua amministrazione ha dato la notizia con un comunicato pubblicato sul proprio bollettino di informazione istituzionale, che purtroppo non è tra le mie letture quotidiane. Questo è stato ripreso da la Nazione e da Grosseto Notizie in giorni che mi trovavo fuori Grosseto. Sui social mi è data davanti soltanto una polemica tra privati cittadini, mentre Il Tirreno del 16 gennaio, insieme a quelle di tanti altri, ha pubblicato alcune parole di ricordo di Licia pronunciate dalla stessa Bruni, chiaramente a titolo personale. Il gruppo consiliare Tradizione e Futuro di Manciano le ha rimproverato di non aver informato “della triste scomparsa tutti i consiglieri comunali e le associazioni di riferimento, prima fra tutte l’Anpi che ha una sua sezione a Manciano di cui la Signora Licia era socio onorario”. Per quanto ci riguarda, confermiamo. Da qui la mia convinzione del silenzio del comune.
Ciò doverosamente detto, aggiungo che le mie parole, sebbene dure e basate su un assunto infondato, ricadono nella sfera politica; quelle sue, quantunque nel caso lei abbia ragione, sconfinano nell’offesa personale e sono fuori posto sulla bocca di amministratori pubblici. La calunnia e la diffamazione non sono del nostro mondo; tantomeno il proposito di compiere atti di fanatismo. Se io debba restare alla testa dell’Anpi grossetana, anche alla quale sono dirette le mie scuse per lo scivolone di cui sono il solo responsabile, lasciatelo decidere agli iscritti. Il mio mandato è nelle sole loro mani. E abbiate più rispetto della nostra autonomia non intromettendovi nelle nostre cose interne, peraltro nel momento in cui ci contestate il diritto di dire all’amministrazione pubblica, cioè di tutti, cosa dovrebbe fare.
Escluso il fan di Faccetta Nera che siede in Giunta, l’Anpi non ha mai etichettato come fascisti lei e i suoi collaboratori. Però non possiamo non notare che il modo della sua amministrazione di guardare a quel fenomeno politico resta un capitolo aperto, anche per il modo come lei reagì all’atto ripugnante compiuto dal suo vicesindaco lo scorso 25 Aprile. Pure adesso, nonostante l’invito che vi abbiamo calorosamente rivolto due volte, voi confermate lo stesso registro, evitando di pronunciarvi sulla necessità di adottare la delibera che impegna il comune a non concedere spazi pubblici a movimenti, partiti o associazioni che si ispirino al fascismo e ai suoi disvalori. Restiamo convinti che questo, coerentemente con le parole da voi scritte, sarebbe il modo migliore di omaggiare Licia, gli antifascisti e i resistenti che si sono battuti per la libertà di tutti. Se pensa che l’atto che le sollecitiamo lederebbe il diritto, per noi sacro, alla libera espressione del pensiero, le consigliamo di consultare la giurisprudenza ampiamente disponibile sul punto: vi troverà non soltanto ogni rassicurazione al riguardo, ma anche tutti gli elementi che rendono doveroso per le amministrazioni pubbliche agire in tal senso. E’ una questione di volontà politica. Pensateci.
Chiarite le cose, per me la discussione sullo spiacevole episodio finisce qui.

Cordialmente, Flavio Agresti

Diretta on line della commemorazione istituzionale del Giorno della Memoria

Diretta on line della commemorazione istituzionale del Giorno della Memoria organizzata dalla Prefettura di Grosseto, dall’ANPI provinciale “Norma Parenti” di Grosseto e dall’Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’età contemporanea.
Partecipano Fabio Marsilio (Prefetto di Grosseto), Flavio Agresti (Presidente dell’ANPI Provinciale di Grosseto “Norma Parenti”), Antonfrancesco Vivarelli Colonna (Sindaco di Grosseto), Giovanni Gentili (Sindaco di Pitigliano), Francesco Limatola (Sindaco di Roccastrada), Federico Balocchi (Sindaco di Santa Fiora) e i rappresentanti degli studenti del territorio. Coordina Luca Verzichelli, Presidente dell’Isgrec.

Per non dimenticare

Maurizio, ti giro il materiale che mi ha inviato per la giornata della memoria il giovane Giulio Brocchi, amico dell’ANPI 2020 per il laovro che ha svolto nell’8^ edizione di “A scuola di Costituzione”. Mi piacerebbe che per la “Giornata della Memoria” le poesie della nonna fossero pubblicate sul blog provinciale, riportando la mail di Giulio e la breve spiegazione di chi è per noi questo giovane antifascista. Grazie Beppe

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Buongiorno Professore , in occasione della Giornata della  Memoria ho pensato di mandarLe alcune poesia di mia nonna  che riguardano la sua esperienza durante l’applicazione delle leggi razziali fasciste .

Natale Brocchi era il nonno di mio padre ucciso dai fascisti ed abbandonato in una fossa perchè aveva aiutato e nascosto alcuni Ebrei , tra questi anche mia nonna .

E’ importante non dimenticare perchè quello che è successo non riguarda solo gli Ebrei ma tutta l’umanità , l’Olocausto deve far  capire che non deve esistere nessuna forma  di discriminazione.

Un saluto

Giulio