“L’ITALIA NELL’INCUBO DELL’APARTHEID GIURIDICO”: la Presidente nazionale ANPI sull’approvazione definitiva del decreto sicurezza

Con l’approvazione del decreto sicurezza si stravolge di fatto la Costituzione e l’Italia entra nell’incubo dell’apartheid giuridico. È davvero incredibile che sia accaduto un fatto simile, che sia stato sferrato un colpo così pesante al diritto di asilo, all’accoglienza, all’integrazione. A un modello che ha portato ricchezza e convivenza civile a quelle comunità che hanno avuto la responsabilità e il coraggio di sperimentarlo. Questa legge, oltretutto, non risolve affatto il problema del controllo dell’immigrazione clandestina, bensì l’aggrava – come stanno denunciando in queste ore non pochi Sindaci, anche del M5s – con un carico di lavoro per i Comuni insopportabile. Non si può restare inerti. Non ci si può rassegnare a questo declino, alle pratiche ignobili contro la vita e la dignità dei migranti cui dovremo assistere. Facciamo appello alle coscienze delle cittadine e dei cittadini: che l’indignazione sia permanente, che non manchi occasione di riempire piazze e strade per un’Italia autenticamente umana. Facciamo appello alle forze politiche democratiche: basta divisioni, discussioni stucchevoli, rese dei conti. È ora di una straordinaria assunzione di responsabilità. Di organizzare una resistenza civile e culturale larga, diffusa, unitaria. L’ANPI c’è e con lei tante associazioni che continuano nel loro quotidiano lavoro di stimolo sociale e costituzionale. L’umanità al potere! Adesso.

Carla Nespolo – Presidente nazionale ANPI

Roma, 29 novembre 2018

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solidarietà e vicinanza ai giovani alunni del Cpia e alle loro famiglie, duramente oltraggiati dalla sparata razzista dei Si.ri Lolini e Olmi della Lega Salvini Premier

Personalmente, e a nome degli oltre 600 iscritti all’ANPI in provincia di Grosseto, esprimo solidarietà e vicinanza ai giovani alunni del Cpia e alle loro famiglie, duramente oltraggiati dalla sparata razzista dei Si.ri Lolini e Olmi della Lega Salvini Premier. Le esprimo anche alla scuola e al Coeso, la cui affidabilità è stata gratuitamente messa in dubbio dai due esponenti politici.
Per costoro ho una sola parola: vergognatevi!
Se avessero avuto veramente a cuore la sicurezza dei ragazzi grossetani, Lolini e Olmi avrebbero potuto agevolmente verificare le cose presso le Autorità competenti. Invece hanno preferito i giornali, perché mossi esclusivamente da un proposito propagandistico sulla pelle dei più deboli. Se si consuma un atto incivile, che può procurare un trauma a giovani innocenti, segnandoli per tutta la vita, chi se ne frega! L’importante è alzare l’abituale polverone contro gli immigrati per raggranellare qualche voto in più, o per meritasi qualche medaglia dai dirigenti nazionali della Lega, lanciati da tempo in forsennate compagne anti immigrati.
Se l’immigrazione, che fondamentalmente è una opportunità, presenta anche problemi, è per colpa di coloro i quali, in Europa e Italia (come i leghisti), per scelta politica o per cecità, non ha fino ad ora organizzato l’accoglienza secondo criteri umanitari, di rispetto e di giustizia. Là dove l’accoglienza funziona c’è meno allarme. Ma queste esperienze positive incontrano ostilità nel governo, e c’è chi fa di tutto per eliminarle, come a Riace o nel Caso dello Sprar, depotenziato dal Decreto “Salvini “ sulla sicurezza. Tutto per costruire un falso nemico nell’immigrato al fine di stornare l’attenzione dai veri problemi del momento. Chi costringe tanti poveri diavoli a lasciare l’Africa, o altri territori, sono gli stessi sfruttatori che costringono anche tanti italiani ad una vita grama, togliendo loro lavoro e benessere, per arricchirsi ancora di più. Gli uni e gli altri dovrebbero unirsi per battersi insieme contro il comune nemico, invece di guardarsi in cagnesco, poiché la lotta alle disuguaglianze e per la giustizia sociale è il solo mezzo per venire efficacemente a capo della questione.
La divisione e l’odio non hanno mai portato niente di buono; nella storia da essi sono sempre venuti barbarie, conflitti e guerre.
Perciò, a chi in buona fede o per protesta ha dato il suo consenso alla Lega dico di farsi sentire, di ripensarci la prossima volta e di trovare altri canali per esprimere il malcontento. Più democratici e positivi.
Per quanto mi riguarda, non mancherò di mandare a Lolini e a Olmi una copia della Costituzione della Repubblica Italiana e della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, basi della nostra civiltà e ad essi evidentemente sconosciute, con la speranza che la lettura dei due documenti sia loro utile. Ma ci credo poco.

Flavio Agresti
Presidente provinciale dell’ANPI

Grosseto, 22 novembre 2018.
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Nuovo indirizzo di posta elettronica

ANPI PROVINCIALE GROSSETO

Si comunica che il presidente del Comitato provinciale “Norma Parenti” di Grosseto , Flavio Agresti, ha cambiato il suo indirizzo di posta elettronica.
Si prega di prendere nota della modifica e di utilizzare il nuovo indirizzo :

flavioagresti2@gmail.com
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Segreteria Prov.le ANPI

Manciano, 4 novembre 2018, ore 16.00-19.00 locali della Consulta per il Sociale La Pesa – via Circonvallazione Sud MEMORIA e RIFLESSIONE Introduzione storica: Lucio NICCOLAI Mostra documenti: Daniele PRATESI e Renzo CAPPELLETTI Letture: Rita MONTAUTI, Francesco e Michele RIVA, Mariangela SERRA Canzoni contro la guerra: I Badilanti Sezione di Manciano L’ITALIA RIPUDIA LA GUERRA (Art.11 della Costituzione della Repubblica italiana) 4 novembre 1918 – 4 novembre 2018 nel centenario della fine della Grande guerra che il papa Benedetto XV definì L’INUTILE STRAGE

> Art. 11: l’Italia ripudia la guerraNell’ingombrante, > fastidioso profluvio di retorica nazionalista che sommerge le > commemorazioni dedicate al centenario della “vittoria”, in provincia di > Grosseto si è svolta una manifestazione (alla quale, naturalmente, > la stampa non ha dato alcun rilievo) improntata sulla riflessione > critica, la memoria e la documentazione della Grande guerra, organizzata > dall’ANPI a Manciano.Il conflitto, motivato da > interessi imperialistici, costò all’Italia 650.000 morti e un milione di > feriti (senza contare le vittime della “spagnola”). Benedetto XV definì > la guerra una inutile strage; ne trassero lauti profitti i gruppi > industriali e i “pescecani”.La manifestazione > mancianese era dedicata al ricordo dei morti (133 nel territorio > comunale), ma anche e soprattutto alla denuncia delle cause e delle > responsabilità di quelle morti inutili.C’è chi oggi > afferma che bisognerebbe ripristinare il 4 novembre come festività > nazionale, al posto di altre definite “divisive” (guarda caso il 25 > aprile e il 2 giugno!). Divisiva fu la guerra! Fu la decisione di > entrare nel conflitto mondiale a provocare, per prima, quella grande > rottura che vide gli sparuti gruppi di nazionalisti (sostenuti dai > grandi industriali) contrapposti alle grandi masse pacifiste del popolo > italiano rappresentate dai partiti socialista e cattolico. La guerra fu > una terribile scuola di violenza, un bacino di incubazione di odio che > alimentò il fascismo e ha poi condizionato tutto il corso del Novecento > italiano.E mentre certi giornali locali segnalano > (senza commenti) la presenza alle celebrazioni ufficiali grossetane di > partiti neofascisti, riaffermiamo l’orgoglio di aver realizzato una > bella, commovente iniziativa, con una sala piena di presenze attente e > partecipi dove non c’è stato spazio per la retorica e le parole su cui > riflettere sono state quelle dei combattenti della trincea e dei > prigionieri di Mauthausen, della grande letteratura, delle canzoni > contro la guerra! Perché la storia e la cultura sono ancora oggi, e più > che mai importanti e possono aiutarci a capire. Fu un’inutile strage, > una guerra imperialista che non è onorevole festeggiare. Ricordiamo i > nostri morti, lavoratori e campagnoli, mandati al massacro per gli > interessi dei potenti, e uccisi dalle folli decimazioni ordinate dai > comandi. > >

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Iniziativa ANPI 4 novembre a Manciano

L’INUTILE STRAGE
Nel centenario della fine della Prima guerra mondiale
iniziativa promossa dall’ANPI di Manciano il 4 novembre

In occasione del centenario della fine della Prima guerra mondiale l’ANPI, sezione di Manciano, organizza e promuove, fuori da logiche acriticamente commemorative, un’iniziativa dedicata alla memoria di un evento drammatico che papa Benedetto XV definì una inutile strage, e alla riflessione storica e culturale sulle cause e le conseguenze della Grande guerra.
L’iniziativa, che si svolgerà nei locali della Consulta per il Sociale “La Pesa” – via Circonvallazione Sud – a Manciano, il 4 novembre 2018, dalle ore 16.00 alle ore 19.00, prevede un breve intervento introduttivo di contestualizzazione storica di Lucio Niccolai, docente di materie letterarie nelle scuole superiori; una esposizione di materiali documentari dedicati alla partecipazione dei mancianesi al conflitto, curata da Daniele Pratesi e Renzo Cappelletti; Rita Montauti, Mariangela Serra, Francesco e Michele Riva leggeranno brani della tradizione letteraria e dalle lettere di mancianesi al fronte; I Badilanti presenteranno ed interpreteranno una selezione di Canzoni contro la guerra.
Al termine della manifestazione, un momento conviviale con piatti della tradizione preparati dai soci ANPI e vini del territorio offerti da Antonio Camillo.

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