ANPInews n. 232 – 31 gennaio/7 febbraio 2017

Su questo numero di ANPInews (in allegato):

APPUNTAMENTI

“La ricostituzione dell’esercito italiano e il suo impegno nella guerra di Liberazione”: il 2 febbraio a Terni convegno nazionale. Interverrà, tra gli altri, il Presidente Nazionale ANPI

ARGOMENTI

Notazioni del Presidente Nazionale ANPI, Carlo Smuraglia:

► Più rispetto per la Carta Costituzionale

► La legge sullo jus soli rischia il binario morto

► La questione della comunità di tipo nazional-socialista di Caidate (Varese) che va sotto il nome di Do.Ra. (Dodici Raggi del sole nero), approda finalmente in Parlamento ed è posta all’attenzione del Governo e della Magistratura

https://drive.google.com/file/d/0B76hjxop7jNlZENQaEotcmxzdGJHMkdyb19McDY2ckNSQkNn/view?usp=sharing

Convocazione Comitato provinciale.

Per il giorno 11 febbraio 2017 alle ore 9,30 presso la sede della CGIL di Via Repubblica Dominicana, n. 80/G – Sala 1° Maggio – è convocata la riunione del Comitato direttivo provinciale con il seguente O.d.G. :

1 Surroga dei Sindaci revisori Cagneschi Alberto e Detti Denisio ;

2 Presa d’atto dimissioni di Landi Emilio;

3 Iniziativa dell’ ANPI in provincia dopo il referendum;

4 Varie ed eventuali.

La conclusione è prevista per le ore 12,00 – 12,30. Data l’importanza degli argomenti trattati si raccomanda puntuale partecipazione.

Fraternamente,

Il Presidente provinciale ANPI

( Flavio Agresti)

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ANPI PROVINCIALE GROSSETO

Si avvisa la riunione del Comitato Direttivo provinciale si terrà alle ore 15,30 e non come comunicato erroneamente alle ore 9,30.

Restano invariati il luogo e l’Ordine del Giorno. Ci scusiamo per l’errore.

Fraternamente

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La Segreteria provinciale ANPI

ANPInews n.231 – 24/31 gennaio 2017

Su questo numero di ANPInews (in allegato):

APPUNTAMENTI

“La ricostituzione dell’esercito italiano e il suo impegno nella guerra di Liberazione”: il 2 febbraio a Terni convegno nazionale. Interverrà, tra gli altri, il Presidente Nazionale ANPI

ARGOMENTI

Notazioni del Presidente Nazionale ANPI, Carlo Smuraglia:

► Il disastro del terremoto, con l’aggiunta della neve

► Il “Giorno della Memoria”

https://drive.google.com/file/d/0B76hjxop7jNlNm42RDNtV2NiaDlWZndHajJaQkh2eWxZeFRR/view?usp=sharing

Il confine italo-sloveno: analisi e riflessioni . Il testo del documento approvato dal Comitato nazionale ANPI il 9 dicembre 2016

Il confine italo-sloveno: analisi e riflessioni.
Il testo, frutto del seminario di un anno fa e di successivi arricchimenti, è un nuovo contributo organico a questo tema.

L’ANPI nazionale raccomanda a tutti, e in particolare ai propri organismi periferici, una lettura attenta ed una riflessione approfondita; e si augura che il documento possa servire anche a restituire alla Giornata del ricordo quella che avrebbe dovuto essere la sua vocazione originaria.
Sarà questo il miglior contributo, ci auguriamo, per mitigare asprezze, per avvicinare oggi posizioni diverse tra loro, per restituire serenità e riflessione ad un dibattito che troppo spesso ha finito per sfociare nell’apriorismo e nel pregiudizio. La speranza è, dunque, quella di riuscire a mettere da parte le emozioni (pur rispettabilissime) per avvicinare idee e posizioni che possono essere diverse, ma non necessariamente contrapposte, per consentire un dialogo tra le associazioni di esuli o comunque di persone e famiglie colpite da quella che è e resta una vera tragedia, un dialogo che sarebbe certamente produttivo di effetti positivi sul piano della convivenza pacifica e della civiltà.

http://www.anpi.it/articoli/1682/il-confine-italo-sloveno-analisi-e-riflessioni

Trasmettiamo il documento della Presidenza Provinciale dell’ ANPI, approvato nella riunione del 17 gennaio 2017

La Presidenza provinciale di Grosseto dell’ Associazione Nazionale dei Partigiani d’ Italia, conferma la propria decisa e netta contrarietà all’intitolazione a Italo Balbo di uno spazio pubblico a Orbetello. Non ci sorprende che l’iniziativa sia stata presa da un gruppo di nostalgici; ci preoccupa, e sconforta, il possibilismo delle dichiarazioni rilasciate in questi giorni da personalità pubbliche locali.

Questo atto sarebbe intollerabile affronto alla coscienza democratica degli italiani e un insulto alla memoria delle tante vittime del fascismo, cominciando da quella degli orbetellani che lottarono contro il regime.

La stessa appartenenza dei promotori al mondo della destra estrema conferisce alla mossa una chiara e forte valenza politica: ricorrendo alla maschera di una impresa aviatoria, ciò che realmente essi vogliono celebrare, cercando di coinvolgere le istituzioni e il maggior numero di persone in buona fede, è il fascismo, del quale il Balbo è stato uno degli esponenti più in vista. Se l’intento andasse a segno, Orbetello non ci farebbe una bella figura, verosimilmente a livello nazionale.
Prima ancora che un trasvolatore Balbo è stato un Quadrunviro della marcia su Roma, che ha ispirato e concorso a mettere in pratica tutte le malefatte del ventennio. Perciò è uno dei maggiori responsabili dei lutti e delle rovine provocati all’ Italia dal fascismo. Era il solo gerarca che dava del “tu” a Mussolini, a dimostrazione di una vicinanza e di una condivisione particolari. E’ stato uno squadrista della prima ora e console della milizia : erano suoi uomini i bastonatori che, nel 1923, assassinarono don Minzoni, il parroco di Argenta. Se ha partecipato alla trasvolata atlantica, l’abilità dimostrata non può prevalere sulle grandi colpe di cui si è macchiato, che ne fanno una figura da escludere decisamente dal novero di coloro che meritano onori pubblici.

Ci sentiamo ripetere che dobbiamo liberarci delle ideologie; che i tempi sono cambiati, per cui fascismo e antifascismo sarebbero categorie superate che appartengono alla storia; che è giusto ricordare gli eventi più importanti senza pregiudizi.

Ebbene, chi parla di superamento delle ideologie, in realtà ne vuole una sola: la sua.

Fascismo e antifascismo sono di estrema attualità, perché la lotta tra giustizia e ingiustizia è sempre aperta, e quest’ultima talora non disdegna di imporsi con la violenza; il vento che soffia in Europa, dove movimenti che si richiamano al nazismo sono addirittura presenti in alcuni governi, è oltremodo preoccupante, mentre il razzismo e il nazionalismo fanno allarmanti proseliti, davanti ad una crisi che da economica sta diventando democratica. Lo provano pure atti minori, ma molto inquietanti, che si sono verificati recentemente da noi, senza che chi di dovere intervenisse: quali le bravate contro gli immigrati per additarli al pubblico ludribio e il saluto romano ostentato da un figuro in Comune a Grosseto la sera delle ultime elezioni amministrative , come l’esposizione, sia pure brevemente, della bandiera Deceris al balcone del palazzo civico del capoluogo, insieme a quelle italiana e europea: tutti elementi di un clima torbido che sarebbe colpevole sottovalutare. Adesso questa sortita ad Orbetello. Vien da chiedersi: e dopo ? Tanto che abbiamo deciso di svolgere a breve una iniziativa sul neofascismo per organizzare una risposta politica e culturale adeguata.

Vi sono crimini che moralmente non cadono mai in prescrizione e vi sono valori imperituri, in quanto fondanti la nostra civiltà. Gli anni non cancellano la differenza tra i primi e i secondi. C’è una sola strada da battere per voltare pagina: certa destra faccia propri i valori contenuti nella nostra Costituzione; dichiari che la Resistenza è l’atto costitutivo dello Stato democratico; riconosca, senza infingimenti, che il fascismo è il male assoluto. E si comporti conseguentemente. Soltanto dopo del fascismo potremmo parlarne al passato. Un passato tuttavia da non dimenticare, perché non torni mai più. Perciò se ricordare è giusto è anche vero che dobbiamo farlo in maniera critica, riconfermando la nostra ferma condanna dei responsabili di quegli eventi che sono costati lacrime e sangue al nostro popolo.

L’ A.N.P.I. non starà a guardare. Di quanto accade a Orbetello , oltre ad informarne i propri organismi nazionali, chiederà subito di parlarne con il sindaco della cittadina lagunare e con il Prefetto, per illustrare loro i motivi della nostra contrarietà, e contemporaneamente interesserà le Istituzioni provinciali e regionali, le forze politiche e sociali e le associazioni dei cittadini.

Ma prima che ad ogni altro si rivolge agli orbetellani perché non firmino la petizione di Fiamma Tricolore e levino la loro protesta per risparmiare a se stessi e alla Maremma democratica e antifascista l’onta di una piazza o di una via dedicata ad un brutto personaggio, che da posizioni preminenti, e di insieme con altri suoi simili, ha tolto la libertà agli italiani per fargli vivere vent’anni sotto il tallone della dittatura fascista, trascinandoli in guerra al fianco dei nazisti. E del quale c’è piuttosto da vergognarci.

Grosseto, 17 gennaio 2017
La Presidenza Provinciale dell’ A.N.P.I.