“Ad una magnifica manifestazione come questa, che oltretutto cade in un giorno in cui solitamente festeggiamo la Repubblica e la Costituzione e che oggi assume un valore particolarissimo, non poteva mancare la presenza e l’apporto di una Associazione come l’ANPI che ha fatto della difesa ed attuazione della Costituzione uno dei suoi contenuti ed obiettivi basilari.
Noi siamo contrari al sistema “costituente” che ci viene proposto e minaccia di esserci imposto, perché questa Costituzione può certamente essere modificata col normale sistema previsto dall’art. 138 della Costituzione nei pochi punti sui quali ci sono già convergenze essenziali, ma non può e non deve essere stravolta nei suoi contenuti e nella struttura complessiva non solo della prima, ma anche della seconda parte.
Oltretutto, di questo “ processo costituente” non c’è necessità ne tanto meno urgenza. Ci hanno detto che questo Governo, davvero eccezionale nella sua composizione, avrebbe dovuto fare poche cose estremamente necessarie ed urgenti (prima di tutto la riforma della legge elettorale e pressoché insieme provvedimenti immediati per uscire dalla gravissima emergenza sociale che il Paese sta dolorosamente vivendo).
Invece, la legge elettorale è stata collocata dopo il lungo processo “riformatore” che si ipotizza, mentre tardano a venire quei provvedimenti decisivi per l’attività produttiva, per il lavoro, per lo sviluppo che il Paese attende da mesi e che non possono essere ulteriormente differiti.
Sembra invece, a leggere le cronache, che il problema principale sia quello del presidenzialismo o quello di attribuire più poteri all’esecutivo. Tutte cose che non hanno fondamento e che vanno vigorosamente contrastate.
Ero già preoccupato di fronte alle incognite di un Governo composto da forze in gran parte inconciliabili. Ma poi lo sono diventato ancora di più quando ho letto il discorso di insediamento del nuovo Presidente del Consiglio. Per la verità vi ho subito cercato, ma invano, la parola “antifascismo”; in compenso ne ho trovate altre, davvero preoccupanti. Continua a leggere