Appello dell’Anpi per il 25 aprile: ridiamo ossigeno alla democrazia

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“Il 25 aprile tutti in piazza per l’antifascismo e la Costituzione”. Questo il titolo dell’appello che l’Anpi ha lanciato alla vigilia della grande mobilitazione per la festa della Liberazione.

“Il 25 aprile – si rileva – cade in un momento di gravissima crisi per il Paese: pesante instabilità economica, un livello occupazionale mai così basso, una situazione che costringe molte famiglie addirittura al livello della disperazione, uno scenario politico segnato da una devastante confusione, da una forte caduta di valori e infine da una diffusa rabbia sociale – derivante da una pesante incertezza del futuro – che spesso si traduce in atti e linguaggi di preoccupante violenza”.

“Il 25 aprile – si sottolinea – cade, quindi, a dettare un sentiero di profonda inversione di rotta e solida ricostruzione: diritti, partecipazione. Il sentiero della Costituzione – ancor’oggi disapplicata e ignorata quando non avversata – unica garanzia di un Paese libero, civile e cosciente, un Paese, è il caso di dirlo e sottolinearlo, normale”.

“La festa della Liberazione – si spiega – cade a liberarci dalla tentazione di tirarsi fuori, affidare il timone delle scelte e della guida pubblica alla casualità; a liberare il futuro da interessi personali e tentativi di riedizioni di pratiche e culture politiche che hanno mortificato, diviso e gettato nella disgregazione l’Italia. E’ soprattutto un monito contro ogni forma di degenerazione morale e politica e contro ogni rischio di populismo e autoritarismo”.

“L’Italia ha bisogno di un governo democratico e stabile, di un Parlamento che funzioni nella serietà e nella trasparenza, di una politica “buona”, di organi di garanzia che fondino la loro autorevolezza sul richiamo ai valori della Costituzione nata dalla Resistenza”.

“Il 25 aprile – si ricorda – è un grande richiamo alle cittadine e ai cittadini a tornare ad incontrarsi, riflettere insieme: in una parola a partecipare e ridare ossigeno a una democrazia sempre più calpestata. E un monito a chi ha il dovere costituzionale di amministrare e di garantire diritti: non sono più tollerabili condotte che non siano trasparenti e responsabili; non è più sostenibile una situazione di disuguaglianza, di incertezza e di precarietà”.

“Auspichiamo – conclude l’appello dell’Anpi – una Festa grande, celebrata in tutti i Comuni, un’infinita Piazza che rimetta in moto la speranza e ridisegni il volto del Paese nel solco delle sue radici autentiche: antifascismo e Resistenza. L’ANPI sarà in campo, e lavorerà a fianco delle cittadine e dei cittadini, per compiere questo decisivo percorso, con passione e rinnovata energia: l’ANPI è la forza dei suoi giovani, della sua nuova stagione per la democrazia. Una stagione di piena e straordinaria Liberazione”.

Risiera Di San Sabba, Giovedì 25 aprile 2013 ore 10.00

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Ob 68.letnici OSVOBODITVE

Pesmi, besede in cvetje za 25.april

Tržaški partizanski pevski zbor Pinko Tomažič čuti kot svojo dolžnost, da se ob 25.aprilu, dnevu zmage nad nacifašizmom , s pesmijo spomni vseh, ki so se borili v narodnoosvobodilnem boju in žrtvovali svoja življenja, zato da bi lahko bodoče generacije živele v miru in v boljšem, ter pravičnejšem svetu.

V ta namen prireja zbor krajši koncert, ki se bo, v ČETRTEK 25.aprila okrog 12.00.ure (po uradni slovesnosti) vršil v notranjosti Rižarne, pri Sv.Soboti. Namen organizatorjev je s pesmijo in recitacijo iz obdobja narodoosvobodilnega boja posredovati vrednote miru, svobode, bratstva in solidarnosti; vrednote, na katerih je zgrajena naša Republika, ki je nastala iz upora nacifašizmu .

Udeležence vabimo, da prinesejo s seboj cvet, v poklon in spomin vsem ki so umrli pod zločinsko roko nacističnih morilcev in njihovih fašističnih sodelavcev.
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68° ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE

“Canzoni,parole e fiori per il 25 aprile”

Il Coro Partigiano Triestino Pinko Tomažič, ritiene doveroso, in occasione del 25 aprile Festa della Liberazione dal nazifascismo, ricordare con le proprie canzoni, Chi nella Resistenza lottò e donò la propria vita, affinchè le future generazioni potessero vivere in pace in un mondo migliore e più giusto.

Pertanto il Coro P.Tomažič ha deciso di tenere un breve concerto all’interno del Monumento Nazionale della Risiera di San Sabba GIOVEDI’25 APRILE verso le ore 12.00 (dopo la cerimonia ufficiale).

L’intento degli organizzatori è quello di proporre attraverso i canti e le parole della Resistenza valori come la pace, la libertà, la fratellanza e la solidarietà, che sono i principi fondanti della nostra Repubblica, nata proprio dalla Resistenza.

Si invitano i partecipanti a portare un fiore da deporre presso la lapide che custodisce le ceneri di quelle migliaia di donne e di uomini barbaramente eliminati dagli assassini nazisti con l’aiuto dei loro collaboratori fascisti.

VERGOGNA !

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Pisa, una strada al fascista Niccolai: lo decide il Comune amministrato da Filippeschi (PD)

Postato mercoledì 17 aprile 2013 e inserito in Politica. Puoi seguire i commenti a questo articolo attraverso i feed RSS 2.0. Puoi lasciare un commento, o fare un trackback dal tuo sito.

L’Istituto Storico della Resistenza in Toscana, in accordo con gli altri Istituti della Resistenza e dell’eta’ contemporanea presenti in regione, ”considerano assai grave” la recente decisione del Comune di Pisa di intitolare una strada a Giuseppe Niccolai, ”persona e uomo politico che, con i fatti e con le parole, ha sempre manifestato e rivendicato il suo orientamento dichiaratamente fascista, prima e dopo la caduta del regime”. ”Quali che possano essere le qualita’ e l’eventuale coerenza di un individuo – si legge in un comunicato dell’Istittuto Storico della Resistenza in Toscana – l’intitolazione di una strada e’ un atto pubblico con cui si addita ad esempio e si consacra come parte qualificante della memoria civile un evento, una persona, un ideale. In una comunita’ e in una repubblica democratica, non puo’ essere additato ad esempio per la cittadinanza e non puo’ essere considerata parte qualificante della nostra memoria civile l’esperienza e l’operato politico e culturale di un fascista dichiarato quale Giuseppe Niccolai”.

”Le istituzioni e i partiti che in esse rappresentano la citta’ dovrebbero essere i primi tutori dei valori democratici, ma sembrano invece smarrire ogni certezza. Li richiamiamo vigorosamente al loro ruolo e al loro compito, ricordando che essi sono per primi chiamati a rispettare e far rispettare la Costituzione democratica e repubblicana, scaturita dalla lotta al fascismo e fondata su valori che del fascismo furono e sono l’antitesi”, afferma l’Istituto presieduto dallo storico Ivano Tognarini.

”Tanto piu’ grave e’ che questo accada mentre si apre il settantesimo anniversario della caduta del fascismo, della lotta di resistenza, della Liberazione, quando la riflessione sui valori e gli obiettivi della dittatura fascista, le tragedie di cui fu responsabile, nonche’ le sue eredita’, dovrebbero essere piu’ intensa e consapevole”. ”Tanto piu’ grave – continua il documento – e’ che questo accade nella citta’ ove ha vissuto a lungo e da poco si e’ spenta Teresa Mattei, che fin da giovanissima dedico’ la propria vita alla lotta contro il fascismo, alla battaglia per le liberta’ e i diritti di tutti – nell’Assemblea Costituente e nei decenni a seguire -, alla educazione civile dei piu’ giovani”.

”Accostandoci a quanti gia’ hanno espresso tutto la loro riprovazione e sollecitando tutta la cittadinanza a farla propria, ci auguriamo che il Consiglio comunale, il suo presidente e il sindaco ritornino sulla questione e sappiamo guardare anzitutto all’esempio di Teresa Mattei, restituendo Giuseppe Niccolai alla memoria privata”, conclude la nota dell’Istituto Storico della Resistenza in Toscana d’intesa con gli altri Istituti storici della Resistenza e dell’eta’ contemporanea presenti in regione.

Contraria all’intitolazione anche la biblioteca Franco Serantini di PISA, intitolata alla memoria dell’anarchico ucciso a Pisa durante i disordini scoppiati dopo un comizio dello stesso Niccolai.

Fonte: Agenzie di stampa

http://altracitta.org/2013/04/17/pisa-una-strada-al-fascista-niccolai-lo-ha-deciso-il-comune-amministrato-da-filippeschi-pd/