E COME POTEVAMO NOI CANTARE……


” alle fronde dei salici “
di Salvatore Quasimodo

E COME POTEVAMO NOI CANTARE

CON IL PIEDE STRANIERO SOPRA IL CUORE,

TRA I MORTI ABBANDONATI NELLE PIAZZE

SULL’ERBA DURA DI GHIACCIO, AL LAMENTO

D’AGNELLO DEI FANCIULLI, ALL’URLO NERO

DELLA MADRE CHE ANDAVA INCONTRO AL FIGLIO

CROCIFISSO SUL PALO DEL TELEGRAFO.

ALLE FRONDE DEI SALICI, PER VOTO,

ANCHE LE NOSTRE CETRE ERANO APPESE,

OSCILLAVANO LIEVI AL TRISTE VENTO.

Partigiani – Sergio Rusich ….

17 giovani partigiani fucilati dai fascisti fiorentini sulla sponda dell’Arno nel luglio del 1944, alla vigilia della liberazione di Firenze. Il maestro Sergio Rusich, partigiano e profugo politico, era solito accompagnare i suoi alunni al cippo commemorativo, alle Cascine, sulla sponda destra dell’Arno, nelle vicinanze del Ponte all’Indiano.