riceviamo dall’ANPI di Viareggio…..

La Sezione ANPI di Viareggio esprime piena solidarietà a Riccardo Antonini, licenziato da RFI per aver sempre e pervicacemente reclamato la verità sulla tragedia di Viareggio. Una verità, da subito rivendicata dai familiari e dalla città intera, ed intrinsecamente connessa alla sicurezza delle condizioni di lavoro.

Auspichiamo che il licenziamento di Antonini possa presto essere ricordato come un terribile segno di passati tempi bui e che la verità possa trionfare, con la democrazia, a Viareggio e nel nostro Paese. Al raggiungimento di questo risultato l’Anpi non farà mai mancare il suo appoggio e il suo impegno di lotta.

Didala Ghilarducci , Presidente della Sezione ANPI Viareggio

Stati Generali dell’ A. N. P. I. della Toscana

Ass. Naz. Partigiani d’ Italia

Comitato Regionale Toscano


Facendo riferimento a ciò che é emerso dal dibattito della riunione del Comitato Regionale Toscano, la Presiden-

za Regionale Toscana, ha trovato l’ accordo con ilPresidente Nazionale Smuraglia per un incontro a

Firenze,      il 12 novembre prossimo, tutto il giorno,

Si tratta di una iniziativa che possiamo definire come una riunione degli

          Stati Generali dell’  A. N. P. I.  della Toscana

per dibattere su

SITUAZIONE POLITICA, ORIENTAMENTI ed INIZIATIVA dell’ ANPI Continua a leggere

a Grosseto, in Piazza Dante….

La Costituzione della Repubblica Italiana

Principi fondamentali

Art. 1

L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.

La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

Art. 2

La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.

Art. 3

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

Art. 4

La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.

Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.

Art. 5

La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell’autonomia e del decentramento.

Art. 6

La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche.

Art.7

Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani.

I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale.[1]

Art. 8

 

Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge.

Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l’ordinamento giuridico italiano.

I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze. [2]

Art. 9

La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.

Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.

Art. 10

L’ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute.

La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali.

Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica secondo le condizioni stabilite dalla legge.

Non è ammessa l’estradizione dello straniero per reati politici. [3]

Art. 11

L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

Art. 12

La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni.