Il sostegno dell’ANPI Nazionale allo sciopero del 6 maggio‏…..

Roma, 28 aprile 2011

L’ANPI è a fianco della CGIL e dei lavoratori in sciopero il 6 maggio

prossimo, condividendone preoccupazioni, contenuti e finalità.

E’ a rischio il diritto che fonda la nostra identità repubblicana: il

lavoro, oggi minacciato, vilipeso e privato di dignità; sono a rischio

diritti fondamentali, garantiti, in linea di principio, dalla Costituzione.

L’ANPI invita dunque tutti i suoi iscritti, gli antifascisti e i democratici

a manifestare ai lavoratori in lotta la loro solidarietà e il loro

sostegno.

IL COMITATO NAZIONALE ANPI

1° Maggio alla Leccia‏…….

Vi aspettiamo ad 1° Maggio ormai”storico”

 

Quest’anno, per l’occasione, abbiamo ribattezzato la toponomastica delle strade del borgo della Leccia, a cominciare dalla piazzetta dei concerti dedicata ai MARTIRI di CHICAGO, per continuare con VIA PLACIDO RIZZOTTO (sindacalista ucciso dalla mafia), VIA SPARTACO LAVAGNINI (sindacalista ucciso dai fascisti), VIA BRUNO BUOZZI (sindacalista ucciso dai nazisti), VIA PIETRO GORI, scalinata KARL MARX, una strada dedicata a quella bellissima figura di combattente antifascista (in Italia, Spagna, Etiopia, Cina e Francia …) che fu ILIO BARONTINI … ed altri.

25 APRILE 2011 – DISCORSO DI MILENA FIDANZI (ANPI FOLLONICA SEZ.DONNE)

Buongiorno compagni.

Buongiorno a voi cittadini di ogni genere.

Un grazie da parte dell’ANPI sezione donne a tutti voi che siete presenti alla Celebrazione del 25 aprile

La più bella festa italiana, la festa della liberazione dal nazifascismo, la festa della libertà e della democrazia.

La lotta di liberazione ha restituito onore e dignità al popolo italiano. Dopo la vergogna del fascismo e della monarchia, cito qui soltanto le leggi razziali del 1938, dopo l’atrocità della guerra a fianco dei nazisti, dopo l’8 settembre 1943, con il paese lasciato allo sbando, sono i partigiani a scrivere la storia nuova del popolo d’Italia. Se non ci fosse stata la Resistenza, ci sarebbe stata soltanto la sconfitta militare del nazifascismo da parte delle truppe alleate, ma mai si sarebbe arrivati a conquistare quell’idea d’Italia degna del senso più alto delle parole CIVILTA’ e DEMOCRAZIA.

I PARTIGIANI AMANO L’ITALIA. Continua a leggere